Show pageOld revisionsBacklinksBack to top This page is read only. You can view the source, but not change it. Ask your administrator if you think this is wrong. ** Bibbia - Antico Testamento - Libri Storici ** <WRAP rightalign>[[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:libri-storici:giudici:8]] --- [[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:libri-storici:giudici:10]]</WRAP> ====== Giudici 9 ====== <WRAP bibbia_testo><sup>1</sup> Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre: <sup>2</sup> «Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue». <sup>3</sup> I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: «È nostro fratello». <sup>4</sup> Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono. <sup>5</sup> Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto. <sup>6</sup> Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.\\ <sup>7</sup> Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!\\ <sup>8</sup> Si misero in cammino gli alberi\\ per ungere un re su di essi.\\ Dissero all'ulivo:\\ Regna su di noi.\\ <sup>9</sup> Rispose loro l'ulivo:\\ Rinuncerò al mio olio,\\ grazie al quale\\ si onorano dèi e uomini,\\ e andrò ad agitarmi sugli alberi?\\ <sup>10</sup> Dissero gli alberi al fico:\\ Vieni tu, regna su di noi.\\ <sup>11</sup> Rispose loro il fico:\\ Rinuncerò alla mia dolcezza\\ e al mio frutto squisito,\\ e andrò ad agitarmi sugli alberi?\\ <sup>12</sup> Dissero gli alberi alla vite:\\ Vieni tu, regna su di noi.\\ <sup>13</sup> Rispose loro la vite:\\ Rinuncerò al mio mosto\\ che allieta dèi e uomini,\\ e andrò ad agitarmi sugli alberi?\\ <sup>14</sup> Dissero tutti gli alberi al rovo:\\ Vieni tu, regna su di noi.\\ <sup>15</sup> Rispose il rovo agli alberi:\\ Se in verità ungete\\ me re su di voi,\\ venite, rifugiatevi alla mia ombra;\\ se no, esca un fuoco dal rovo\\ e divori i cedri del Libano.\\ <sup>16</sup> Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni... <sup>17</sup> Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. <sup>18</sup> Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello. <sup>19</sup> Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi! <sup>20</sup> Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!». <sup>21</sup> Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello.\\ <sup>22</sup> Abimèlech dominò su Israele tre anni. <sup>23</sup> Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech. <sup>24</sup> Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli. <sup>25</sup> I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa. <sup>26</sup> Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui. <sup>27</sup> Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech. <sup>28</sup> Gaal, figlio di Ebed, disse: «Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? <sup>29</sup> Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo».\\ <sup>30</sup> Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira <sup>31</sup> e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: «Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. <sup>32</sup> Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna. <sup>33</sup> Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno». <sup>34</sup> Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. <sup>35</sup> Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva. <sup>36</sup> Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: «Ecco gente che scende dalle cime dei monti». Zebul gli rispose: «Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini». <sup>37</sup> Gaal riprese a parlare e disse: «Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi». <sup>38</sup> Allora Zebul gli disse: «Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!». <sup>39</sup> Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech. <sup>40</sup> Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. <sup>41</sup> Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.\\ <sup>42</sup> Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato.\\ <sup>43</sup> Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li battè. <sup>44</sup> Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. <sup>45</sup> Abimèlech combattè contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.\\ <sup>46</sup> Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit. <sup>47</sup> Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. <sup>48</sup> Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: «Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!». <sup>49</sup> Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.\\ <sup>50</sup> Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. <sup>51</sup> In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. <sup>52</sup> Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. <sup>53</sup> Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio. <sup>54</sup> Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: «Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!». Il giovane lo trafisse ed egli morì. <sup>55</sup> Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.\\ <sup>56</sup> Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. <sup>57</sup> Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal. </WRAP><WRAP rightalign>[[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:libri-storici:giudici:8]] --- [[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:libri-storici:giudici:10]]</WRAP> religione/bibbia/cei74/antico-testamento/libri-storici/giudici/9.txt Last modified: 9 years agoby 127.0.0.1 Log In